XXVI incontro "Oggi la Parola - Amici di Dom Benedetto"

LA VOCE DELLO SPIRITO

10-12 maggio 2013 - Monastero di Camaldoli (AR)

Per entrare nello spirito  di questo incontro  rileggiamo  questa pagina del cardinale Carlo M. Martini, tratta dalla Sua lettera sullo Spirito Santo, scritta quindici anni fa e certo attualissima:

«Dove si trovano nel nostro tempo autentiche esperienze dello Spirito, simili a quelle dei primi cristiani? Dove e quando esistono le condizioni perché un uomo o una donna, pur contagiati dl secolarismo, arrivino ad esclamare: “Veramente Dio è in mezzo a voi!”? In altre parole: lo Spirito santo, sempre all’opera nel mondo, come risponde oggi alle sfide dell’immanentismo, dell’indifferenza religiosa, del consumismo e vi risponde non con ragionamenti, ma con fatti convincenti di vangelo?...

…Lo Spirito c’è, anche oggi, come al tempo di Gesù e degli Apostoli: c’è , e sta operando , arriva prima di noi, lavora più di noi e meglio di noi; a noi non tocca né seminarlo né svegliarlo, ma anzitutto riconoscerlo, accoglierlo, assecondarlo, fargli strada, andargli dietro.

C’è,  e non si è mai perso d’animo rispetto al nostro tempo; al contrario sorride, danza, penetra, investe, avvolge, arriva là dove mai avremmo immaginato. Di fronte alla crisi nodale della nostra epoca, che è la perdita del senso dell’invisibile e del trascendente, la crisi del senso di Dio, lo Spirito sta giocando, nell’invisibilità e nella piccolezza, la sua partita vittoriosa».

Come  suggerimento  per articolare le tre tornate di conversazione  (sabato al mattino, sabato al pomeriggio e domenica mattina) ci pare suggestivo renderci  attivi  trovando un rifermento anche  in GIUSEPPE  di cui nel gioco detto e non detto, prevale sicuramente il non detto.

La scheda del dizionario biblico del  McKenzie (Cittadella 1978  edizione italiana a cura di B.Maggioni) riporta:

“Sposo di Maria, madre di Gesù, Giuseppe appare nei vangeli dell’infanzia in Mt. e.Lc. e anche altrove ma soltanto come patronimico di Gesù (Lc 4, 22;  Gv 1,46; 6,42). In Mt.1,19 viene detto « uomo giusto »; a lui fu rivelata la nascita verginale di Gesù (Mt 1, 20-25). Fu anche responsabile di di Maria e di Gesù durante la fuga in Egitto (Mt 2, 13-15, 19, 23) Mt. non fa menzione di una residenza di Giuseppe in Nazaret, prima del ritorno dall’Egitto. Lc.1,27, tuttavia pone la residenza di Maria e presumibilmente di Giuseppe, in Nazaret prima della nascita di Gesù. Secondo Lc. la necessità del viaggio da Nazaret a Betlemme deriva dalle origini betlemite della famiglia di Giuseppe (2,4). Nel resto della narrazione lucana della infanzia, Giuseppe è una figura secondaria, presente alla nascita di Gesù (2,16) , alla circoncisione  (2,21) al  riscatto del primogenito (2,22) alla perdita di Gesù e al suo ritrovamento nel tempio (2, 41-32). Di mestiere Giuseppe era falegname (Mt.13,55), come lo stesso Gesù (Mc 6, 3)”

Non dimenticando certo  quanto scritto a febbraio: ” Tra le indicazioni che possiamo dare, a modo di esempio, ricorderemo i libri e la rubrica sul Regno “Cerco fatti di Vangelo” di Luigi Accattoli, e il “Curriculum vitae”, una sorta di diario-meditazione della propria vita che un altro nostro amico, Pier Cesare Bori, ci ha lasciato in eredità.”
Qui di seguito i titoli proposti delle tre sessioni:

sabato  11 maggio ore 9.30 -12.15 mattina

Il sogno di Giuseppe (vale a dire raccontiamoci le nostre esperienze di presenza dello spirito che abbiamo sperimentato)

sabato 11 maggio ore 15.45-18.30 pomeriggio

L'impegno di Giuseppe (vale a dire raccontiamoci come in base alle diversi riconoscimenti delle illuminazioni dello spirito, ci siamo fatti  responsabili, assertori di una scelta piuttosto che di un'altra)

domenica 12 maggio ore 9.15-11.15 mattina

L'assenza di Giuseppe (Giuseppe non c'è nei Vangeli canonici, la tradizione però racconta che è morto centenario...)